Saluto del Rettor Maggiore, don Pascual Chávez Villanueva, SDB

Saluto della Madre Generale, Madre Yvonne Reungoat

Ringraziamento del Papa, Benedetto XVI

Saluto della presidente dell'ACSSA ai partecipanti

sr Grazia Loparco, Presidente ACSSA

Stimate autorità:

don Marek Chrzan, consigliere regionale Europa Nord,
sr. Piera Cavaglià, segretaria generale dell’Istituto delle FMA,
ispettore don Josef Grünner, ispettrice sr. Petra Egeling,
direttore della comunità don Claudius Amann, che ci accogliete;
Professori don Giancarlo Rocca e dott.ssa Monika Nickel,

27 Salesiani e 22 FMA, 1 CVD e 1 VDB convenuti da 14 Paesi per il Seminario Europeo di Storia Salesiana,
Sorelle e fratelli salesiani che avete preparato con cura quest’incontro di Famiglia Salesiana, in particolare sr. Maria Maul, don Franz Schmid, don Reinhard Gesing, don Stanislaw Zimniak; Norbert Wolff che ha collaborato all’inizio nell’organizzazione e altri coinvolti specialmente nell’ultimo periodo e disponibili a rendere efficace l’evento,

a ciascuno dei 54 presenti come presidente ACSSA il mio saluto cordiale e grato, con l’augurio di una fruttuosa permanenza in questa significativa sede di Benediktbeuern!

È una preziosa opportunità essere qui in tanti, per condividere e proseguire il cammino dell’Associazione dei Cultori di Storia Salesiana nelle ispettorie SDB e FMA di questo continente. La partecipazione indica che va gradualmente crescendo la sensibilizzazione alla storia, almeno sotto forma di inquietudine, con la consapevolezza che una migliore conoscenza possa favorire un impegno per ri-conoscerci nell’identità salesiana. Proprio la storia, infatti, suscita una riflessione che arricchisce il modo di porsi di fronte al discernimento sulle scelte educative attuali.

Continuità e sinergie di percorso

A più di quindici anni dall’inizio dell’Associazione, vogliamo ringraziare chi l’ha pensata e organizzata coinvolgendo collaboratori, perciò vogliamo pubblicamente ringraziare don Francesco Motto che in qualità di direttore dell’Istituto Storico Salesiano per venti anni si è fatto instancabile promotore di iniziative culturali tra i SDB, coinvolgendo le FMA e altri rami della Famiglia Salesiana; con la sua competenza ha aperto strade, suggerito prospettive e sostenuto la qualificazione degli studi locali sulla base della indispensabile cura della memoria. Fra l’altro il primo convegno da lui organizzato a Roma nel novembre 1993 verteva su un tema simile al nostro di questi giorni: lo stato degli archivi e delle biblioteche in Congregazione, ovviamente quale premessa indispensabile per una (allora auspicabile) storiografia della stessa.
Al contempo salutiamo don José Manuel Prellezo, nuovo direttore dell’ISS e già membro dell’ACSSA, per la collaborazione che vorrà continuare a favore di una ricerca storica allargata ai cultori presenti in tutto il mondo. Seminari e convegni internazionali si realizzano infatti dall’inizio grazie al sostegno indispensabile dell’Istituto Storico Salesiano.

Tra i partecipanti a questo Seminario, ci sono tre rami nazionali dell’ACSSA, quella spagnola, la prima e recentemente ben rilanciata; la italiana, sorta nel 2009, e la polacca (che ha iniziato con slancio e cerca di non disperdere la sua esperienza).

Tra il passato convegno internazionale su don Rua (2009) e il prossimo in occasione del bicentenario della nascita di don Bosco (2015), la Presidenza ACSSA ha inteso promuovere dei seminari continentali. Quello tenuto a Nairobi (Kenia), 11-14 ottobre 2011, ha avuto una connotazione specifica, trattandosi del primo in quel contesto: Storia e identità salesiana in Africa e Madagascar. Questioni di conservazione del patrimonio spirituale. Il secondo, a Belo Horizonte (Brasile), 17-20 marzo 2012, verteva sul tema: Lo stato della storiografia salesiana nella regione. Conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale; lo stesso che ora si realizza qui e l’anno prossimo sarà la volta dell’Asia.

Motivazione e ratio del Seminario

Perché questo titolo piuttosto altisonante, precisato però subito dal sottotitolo?
La bibliografia salesiana non è allo stesso punto in tutti i continenti, ma i problemi fondamentali sono comuni. Abbiamo sentito il bisogno di riflettere per aree regionali.
Per questo, invece di esplorare un tema sulle fonti archivistiche, come facemmo a Cracovia nel 2007, sull’educazione salesiana in Europa nei tempi difficili, ci è sembrato utile sia prendere coscienza insieme del tipo di pubblicazioni presenti nei diversi Paesi, farle conoscerle, recensirle, valutarle, sia, in base all’attuale situazione, vedere con maggiore chiarezza in che direzione lavorare per arricchire le prospettive di analisi e  pervenire ad miglior conoscenza del “fenomeno salesiano” nelle varie aree geografiche. Tutti (o quasi) i partecipanti al Seminario si sono impegnati da tempo in una ricerca bibliografica di volumi, degli articoli, delle tesi prodotte dal dopo Concilio (intorno al 1975) al 2012, vale a dire dopo una svolta ecclesiale che spinse a riscoprire e rinnovare l’approccio alle fonti, fino al presente.
Siamo grati, perché la preparazione assicura che arriviamo motivati a un confronto più fruttuoso e partecipato. Alcuni presenteranno il bilancio sintetico per i paesi qui rappresentati, ma quasi ogni relazione nasce dalla collaborazione previa di più persone, che certamente apporteranno altri contributi e sottolineature nel corso dei dibattiti di questi giorni.

Non tutti sono chiamati a scrivere una storia, ma anche chi deve “semplicemente” raccogliere la documentazione, deve aver presente che ci sarà chi ne farà uso, e che quanti scriveranno la storia devono poter entrare in dialogo con qualunque lettore,

anche oltre la Famiglia salesiana. In tal senso occorre soffermarsi sulla necessità di non essere autoreferenziali, rivolgendosi idealmente solo ai simpatizzanti delle opere salesiane, con l’effetto di lasciare le pubblicazioni in un circuito chiuso, di breve durata.

Come migliorare? Innanzitutto rendendosi conto degli orientamenti recenti della ricerca storica e religiosa più ampia, poiché la presenza salesiana è parte integrante della storia del Paese e della Chiesa e la sua conoscenza implica un’attenzione sempre più interdisciplinare per illuminare i tanti aspetti della vita.

Proprio per collocarci nella cornice generale, abbiamo chiesto ad alcuni esperti di illustrarci le correnti attuali della storiografia civile, ecclesiastica, religiosa in Europa. In tale orizzonte più ampio bisogna ritrovarsi, comprendere dove e come ci situiamo, se stiamo progredendo e in quale direzione. In questi giorni ci confronteremo perciò sulle diverse connotazioni delle nostre pubblicazioni storiografiche per riconoscere punti di forza e di debolezza. Faremo il punto della situazione nei nostri singoli paesi per ripartire con qualche idea in più, più chiara e lungimirante, da attuare noi stessi e suggerire ad altri.

La storia nasce dalla documentazione, dagli archivi, e più in generale dal patrimonio culturale che comprende non solo scritti pubblicati o inediti, ma oggetti, edifici, testimonianze di vario genere, e oggi multimediali. Ci confronteremo con le questioni relative alla loro conservazione, ma anche alla loro corretta produzione, perché restino documenti affidabili. Questi aspetti costituiscono la premessa indispensabile per la valorizzazione delle memorie. Siamo ben consapevoli di non esserne gli unici responsabili nelle case e nelle ispettorie, tuttavia dobbiamo segnalare a chi di dovere con quella forza che ci viene dalla competenza o dal compito assegnatoci, le istanze dal punto di vista di chi deve usufruire delle fonti.

Ho letto che all’ingresso dell’archivio e biblioteca del Monastero dell’Incarnazione, in Spagna, è scritto: “Questo è il luogo in cui i morti aprono gli occhi ai vivi”. Mi sembra una prospettiva interessante per accostarci anche alla storia salesiana in atteggiamento di discernimento. Guardiamo indietro a partire da quello che siamo, per comprendere meglio, trasmettere ad altri alcuni criteri per distinguere i tratti costanti da quelli contingenti dell’esperienza salesiana nel suo sviluppo. Metterci in ascolto della testimonianza di chi ci ha preceduto nella missione non è solo un atto di giustizia verso la memoria, ma affina la nostra capacità di decodificare le esigenze attuali dalla nostra specifica angolatura di lettura e responsabilità, cogliendo i semi di futuro che attendono di germogliare.

Secondo la prospettiva del compito affidato a ciascuno di noi, portiamo in cuore attese, riflessioni, preoccupazioni, domande. Il Seminario intende promuovere il dialogo e lo scambio di esperienze, favorito dall’attenzione di alcuni superiori, in particolare ringraziamo sr. Piera Cavaglià, Segretaria generale e incaricata di seguire la dimensione storica per l’Istituto FMA, che condividerà con noi l’intero Seminario; don Marek Chrzan che con la sua presenza manifesta attenzione a questo ambito, come pure l’ispettore don Josef e l’ispettrice sr. Petra.

Infine, nell’ultima parte dei lavori di questi giorni, ci concentreremo sulla tematica del prossimo convegno internazionale dell’ACSSA, nell’autunno 2015, per definire le prospettive e darci le consegne, al fine di partecipare attivamente “a nostro modo” al bicentenario della nascita di don Bosco.

In questo saluto alle comunità che ci accolgono mi faccio interprete del Consiglio dell’ACSSA e dell’assemblea convenuta qui in Germania da tanti Paesi. Con queste giornate di lavoro, vogliamo pure noi offrire un contributo alla nuova evangelizzazione nell’anno della fede, tramite una ricerca che si iscrive a pieno titolo nella pastorale della cultura, e perciò, con umiltà e determinazione, accetta la sfida di migliorare nella qualità, per diventare interlocutori significativi.
Grazie a ciascuno dell’impegno per la riuscita di questo Seminario.

Buon lavoro. Alles Gute!

Sr. Grazia Loparco
Presidente ACSSA

 

1 Alburquerque Eugenio SDB Spagna (SMA)
2 Baud Anne-Marie FMA Francia (FRC)
3 Bogotto Rodolfo SDB Italia (INE)
4 Bosmans Hilde FMA Belgio (BEG)
5 Brodkorb Clemens, Dr. Germania (Monaco)
6 Calgaro Bruna FMA Italia (ITV)
7 Canino Miguel SDB Roma (RMG)
8 Čáp Pavel SDB Repubblica Ceca (CEP)
9 Cavaglià Piera FMA Italia (Roma, segr. gen.)
10 Chrzan Marek SDB Roma (Regionale Euro. N)
11 Colombo Maria Virginia FMA Italia (ILS)
12 Costello Noelle FMA Irlanda (IRL)
13 Cuccioli Paola FMA Italia (IPI)
14 Daretti Claudia FMA Italia (IRO)
15 Doménech Alfonso, sig. Spagna (VA)
16 Durieux Gerard SDB Francia-Belgio Sud (FRB)
17 Egeling Petra FMA Germania (GER,  ispett.)
18 Fernandez Isabel FMA Spagna (SMA)
19 Findel Jolande VDB Germania – Benediktbeuern
20 García Ildefonso SDB Spagna (SLE)
21 Gesing Reinhard SDB Germania (GER)
22 Gregur Josef SDB Germania (GER)
23 Grogan Bernard SDB Gran Bretagna (GBR)
24 Haas Johannes SDB Austria (AUS, Benediktbeuern)
25 Hernandez José Antonio SDB Spagna (SBI)
26 Impeldio Nestor SDB Filippine (FIS)
27 Ivankovic Marinko SDB Croatia  (CRO)
28 Kolar Bogdan SDB Slovenia (SLO)
29 Loparco Grazia FMA Italia (Roma-Auxilium)
30 Marinelli Pia FMA Italia (IMR)
31 Matejkowska Lucyna FMA Polonia (PLA)
32 Maul Maria FMA Austria (AUS)
33 Motto Francesco SDB Roma ( RMG)
34 Nickel Monika, Prof. Dr. Germania
35 Nieva Teresa FMA Spagna (SBA)
36 Novosedliková Kamila FMA Slovacchia (SLK)
37 Nunez María Fe FMA Spagna (SSE)
38 Oni Silvano SDB Italia (ICP)
39 Pietrzykowski Jan SDB Polonia (PLE)
40 Porges Gisela FMA Austria (AUS)
41 Postigo Labrador Natividad FMA Spagna (SLE)
42 Rocca Giancarlo SSP Italia
43 Ruz Pedro SDB Spagna (SSE)
44 Schmid Franz SDB Austria (AUS, Benediktbeuern)
45 Todeschini Sergio CDB Italia (Roma)
46 Torres Joaquín SDB Spagna (SMA)
47 Treacy Mary FMA Gran Bretagna (GBR)
48 Ventura Maria Concetta FMA Italia (ISI)
49 Vösl Josef SDB Austria (AUS)
50 Wąsowicz Jarosław SDB Polonia (PLN)
51 Wrona Emilia FMA Polonia (PLJ)
52 Zelinka Petr SDB Repubblica Ceca (CEP)
53 Zimniak Stanisław SDB Roma ( RMG)
54 Żurek Waldemar SDB Polonia (PLS)